Guadagnare riciclando rifiuti: ecco come aprire un ecopunto

Siamo abitrecycle-555645_640uati a pensare che i rifiuti siano solo spazzatura da gettar via e che al massimo alcuni di loro possano essere riciclati. In realtà, molti di noi non sanno che la spazzatura ha un reale valore che può trasformarsi in una forma di guadagno e anche permetterci di crearci un nuovo business all’insegna dell’ecologia. Infatti, dall’idea dell’azienda Recoplastica nascono gli Ecopunti, ovvero dei punti vendita che acquistano rifiuti dai propri clienti per poi offrirli alle strutture che si occupano di riciclaggio, guadagnando cifre decisamente considerevoli. A detta de “Il Sole 24 Ore”, si potrebbero arrivare ad incassare almeno 2.500 euro al mese grazie a carta, plastica, metallo e pet: tutti rifiuti riciclabili e molto utili. Ma quali sono i passi per aprire un Ecopunto e iniziare a guadagnare?

Adesso la spazzatura è diventata una fonte di guadagno. Molti ci avevano pensato, ma solo poche aziende hanno avviato un così interessante progetto, e una di queste è appunto Recoplastica. Un Ecopunto è un negozio molto particolare ed ecologico, e permette già a molte persone di guadagnare grazie al riciclo. Per iniziare, come per tutte le attività, sarà necessaria tanta volontà e altrettanto impegno. Inoltre, serviranno alcuni elementi essenziali e primari come un budget iniziale da investire e un nuovo conto bancario. Per quanto riguarda quest’ultimo, su questa pagina potrete trovare le indicazioni principali e sapere cosa serve per aprire un conto corrente.

Tuttavia, prima di pensare alla partita IVA e/o alla costituzione di una società o una piccola impresa, è importante sapere che per aprire un Ecopunto bisogna rispondere a diversi requisiti prestabiliti dall’azienda. Innanzitutto, dovrete cercare un fondo commerciale di almeno 150 mq, munito di uno spazioso magazzino. Ovviamente, sarà opportuno scegliere anche la zona giusta, ovvero una in cui possano passare frequentemente diverse persone che, vedendovi ogni giorno o quasi, potranno iniziare a portare il loro rifiuti nel vostro negozio. 

In secondo luogo, dovrete avere la fedina penale pulita e impegnarvi a seguire un percorso formativo che sarà la stessa Recoplastica a proporvi al fine di prepararvi per la gestione di un Ecopunto. Se possedete questi requisiti, potrete inviare una mail all’azienda all’indirizzo cooperazione@recoplastica.com, inserendo i vostri dati e comunicando l’ubicazione del fondo commerciale che avrete trovato. Conseguentemente, Recoplastica vi contatterà e inizierà ad effettuare le classiche analisi di fattibilità per capire se il punto vendita che avete proposto può andar bene e se la zona in cui è collocato può rivelarsi l’ideale. 

Se i responsabili dell’azienda reputano che il vostro è un buon progetto, provvederanno a preparare i vari contratti e ad accordarsi a vostro favore con i consorzi di riciclaggio presenti nella vostra area. In seguito potrete ricevere la dovuta formazione, la consulenza necessaria e conoscere tutte le autorizzazioni di cui avete bisogno per operare nel vostro Comune. L’investimento iniziale per aprire un Ecopunto è pari a 10mila euro: questa cifra andrà a coprire le spese per le autorizzazioni obbligatorie per iniziare con l’attività, il percorso formativo, le spese relative all’affitto e alle utenze del negozio, il noleggio dell’attrezzatura e molto altro.

Si tratta davvero di una bella idea e quello che dovreste sapere è che, già in Norvegia e in molti Paesi nord-europei, esistono delle attività simili a quelle proposte da Recoplastica che stanno andando molto bene. Nello specifico, vengono posizionate delle macchinette che si occupano in maniera automatica della raccolta dei rifiuti riciclabili che. Questo comporta una maggiore responsabilità dei cittadini nei confronti dell’ambiente e consente loro di usufruire di sconti sulla spesa alimentare, carte fedeltà e molto altro. Tutto questo si è rivelato un’iniziativa davvero intelligente che, fortunatamente, è approdata anche in Italia. Infatti, oltre alla possibilità di aprire un Ecopunto e di crearsi un business grazie alla spazzatura, in alcune regioni esiste l’opportunità di usufruire di punti di raccolta automatizzati (proprio come quelli norvegesi), e ricavare anche in questo caso degli sconti interessanti oppure dei buoni per il carburante. 

In conclusione, aprire un Ecopunto si rivela come una soluzione valida per guadagnare all’insegna dell’ecologia, ma nel frattempo possiamo comunque iniziare a ricavare qualcosa proprio grazie a quei rifiuti ai quali per molto tempo non abbiamo dato il giusto valore.