La plastica nelle attrezzature trekking e da montagna: pro e contro

Gli amanti della montagna sanno quanto sia importante andare alla ricerca delle migliori attrezzature per intraprendere il trekking e le altre attività all’aria aperta. Tra le attrezzature in assoluto più importanti, le scarpe e i calzettoni con le quali affrontare gli itinerari trekking più impegnativi.

Solo scegliendo scarpe e calzettoni ad hoc si ha infatti la possibilità di proteggere i piedi da ogni possibile rischio in cui potrebbero incorrere. Non solo, si ha modo di rendere ogni attività nel verde confortevole e proprio per questo motivo più semplice. Ma quali sono i materiali in assoluto più diffusi per la realizzazione delle attrezzature da trekking? Quali quelli più amati e quali quelli che sarebbe meglio prediligere? Andiamo a scoprirlo insieme. 

 

La plastica nelle attrezzature da trekking: i pro 

Con il passare degli anni sempre più attrezzature da trekking sono state prodotte con la plastica. Questa scelta non è stata fatta a caso. Con la plastica è infatti stato possibile dare vita ad attrezzature economiche, alla portata quindi di tutte le tasche, e allo stesso tempo anche piuttosto performanti. La plastica è infatti impermeabile e proprio per questo motivo adatta alla vita all’aria aperta, senza contare che si tratta di un ottimo isolante. Non solo, la plastica è un materiale altamente resistente, robusto, durevole a lungo nel tempo. Impossibile che si rompa durante il trekking! Impossibile che si rovini! 

Ad essere realizzati con materiali plastici sono soprattutto lo scafo degli scarponi da montagna e la suola. Lo scafo è la parte dello scarpone che avvolge il piede, così da poterlo proteggere al meglio dalla pioggia, dalla neve, dal freddo, dall’umidità, così come dagli urti. Proprio per questo motivo è stata prediletta la plastica, impermeabile ed isolante, resistente soprattutto se di elevato spessore. Anche la suola ha una funzione protettiva, ma è importante soprattutto per garantire la giusta aderenza al suolo così che sia impossibile scivolare e la giusta ammortizzazione. Anche in questo caso la plastica è tra i materiali migliori, antiscivolo e flessibile.

 

Attrezzature da trekking in plastica: troppo inquinanti! 

Ci sono dei contro che è bene prendere in considerazione? Certo che sì, la plastica è un materiale altamente inquinante. È difficile da smaltire, se non addirittura impossibile in alcuni casi. Inoltre non offre lo stesso comfort che può essere garantito dai materiali naturali e può far incorrere i soggetti sensibili in irritazioni, arrossamenti, reazioni avverse. Ecco perché sono sempre più numerosi gli amanti della montagna che scelgono di dire no alla plastica, optando per materiali naturali al cento per cento, amici dell'ambiente in cui viviamo e amici anche della nostra stessa salute. Tra i materiali naturali che sono oggi come oggi prediletti, la pelle e la lana. 

 

La tendenza odierna: abbandonare la plastica a favore dei materiali naturali 

C’è chi afferma che tornare alle fibre naturali sia compiere un passo indietro, allontanarsi dal progresso. Non è affatto così. Le fibre naturali non sono andate nel corso degli anni a scomparire perché poco performanti. In realtà lo sono anche più delle fibre sintetiche. Il problema è da sempre il loro elevato costo. Oggi però molte persone hanno compreso che vale la pena spendere qualche euro in più se ne va della nostra salute e della salute del pianeta. 

La voglia di tornare a materiali che siano quanto più naturali possibile, ha favorito nel corso di questi ultimi anni la nascita di aziende di altissima qualità, prima tra tutte Elbec che è specializzata in calzettoni da montagna, sia per il trekking che per lo sci e più in generale per tutte quelle attività che devono essere portate avanti all’aria aperta in ambienti freddi e dove le condizioni atmosferiche possono essere piuttosto rigide. 

 

I calzettoni in lana merinos 

Elbec realizza calzettoni in lana merinos. Abbiamo testato questi calzettoni durante un trekking sulla translagorai. Questa fibra viva è considerata una tra le migliori in assoluto per le attività montane, dato che si adatta al calore del corpo. Risulta quindi caldissima in pieno inverno, quando le temperature sono rigide e si cammina su neve e ghiaccio. Risulta fresca però durante la bella stagione. Si tratta di una fibra altamente traspirante, che permette quindi di evitare che il sudore e il calore restino sulla pelle. La pelle resta quindi sempre asciutta e fresca, così da ottenere il massimo comfort possibile. 

È doveroso ricordare che Elbec sceglie solo lana merinos no mulesing. Le pecore cioè da cui quella lana deriva non sono state sottoposte ad alcun tipo di mutilazione né a trattamenti che vanno contro al loro benessere. Sono anzi pecore rispettate al cento per cento, sia per quanto concerne le condizioni di vita che l’alimentazione.