Riciclatori
I riciclatori rappresentano la fase centrale dell’attività di CARPI, ovvero il settore della filiera che permette il passaggio da rifiuto a materia prima seconda. All’interno del consorzio, sono riunite le principali aziende italiane operanti nel riciclo meccanico dei rifiuti plastici da superficie privata. Alcune delle quali rappresentano un modello anche a livello europeo. Il denominatore comune è rappresentato dalla gestione di rifiuti flessibili in LDPE (polietilene bassa densità), sia da imballaggi che agricoli.
I riciclatori svolgono la delicata attività di “rigenerazione” dei materiali plastici, con particolare attenzione alla fase iniziale di eliminazione delle impurità ed igienizzazione del materiale. Queste lavorazioni avvengono attraverso sofisticati sistemi di lavaggio, filtraggio e successiva estrusione. Questo consente la produzione di granuli di elevata qualità, caratterizzati da un alto grado di purezza.
Il riciclo meccanico, considerato la forma di recupero preferenziale a livello europeo, consente performance ambientali particolarmente significative in termini di risparmio di fonti non rinnovabili e di emissioni di CO2 in atmosfera: per ogni tonnellata di PE-PP rigenerato, si risparmiano 1,2945 tonnellate di petrolio equivalente ed 1,3027 tonnellate di emissioni di CO2 in atmosfera rispetto all’analoga produzione di polimero vergine (Il riciclo ecoefficiente, 2008, a cura di Duccio Bianchi – Istituto di ricerche Ambiente Italia – Edizioni Ambiente).
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