L’agricoltura del futuro si sviluppa in verticale
L’evoluzione dell’agricoltura potrebbe essere rappresentata da “grattacieli serra“: orti urbani disposti su più piani. Il primo è già in costruzione in Svezia, a Linköping, dove la società alimentare Plantagon sta costruendo una struttura alta 54 metri con l’intento di ridurre al minimo la necessità di suolo, energia, acqua e pesticidi.
Entro il 2014 l’edificio dal design avveniristico, concepito con vetrate oblique per assorbire meglio la luce solare, dovrebbe essere in grado di produrre una vasta gamma di verdure a foglia verde, tra cui insalata, spinaci, sedano bianco e senape.
Questa tecnica innovativa consente di ridurre il consumo di suolo e l’uso di pesticidi.
L’idea di base è quella di produrre verdure fresche e consegnarle direttamente ai consumatori in città a un prezzo ragionevole, minimizzano le spese di trasporto.
La Plantagon, inoltre, ha tra i suoi progetti la costruzione di un impianto a forma sferica con gli stessi propositi ecologici. Questo sistema di agricoltura urbana, oltre ad avere un forte impatto estetico, riduce drasticamente la superficie di terreno occupato.
Si stima che entro il 2050, con circa due miliardi di individui in più rispetto a oggi, oltre l’80 per cento della popolazione mondiale risiederà nei centri urbani. Una crescita che suscita preoccupazioni anche dal punto di vista alimentare. Secondo la Fao infatti “entro il 2020 sarà disponibile solo la metà dei terreni arabili pro capite rispetto al 1960”. Area destinata a dimezzarsi ancora entro il 2050 se non migliorerà la qualità del suolo e del suo sfruttamento. Ci sarà dunque meno terra ma più raccolto.
Ricorrendo alle “fattorie verticali” in grado di ospitare molte colture diverse, i raccolti potrebbero aumentare sensibilmente, Queste serre, inoltre, potrebbero rendere superfluo l’impiego dei pesticidi o degli altri prodotti chimici attualmente usati per contrastare malattie e piante infestanti.
Nelle fattorie verticali la semina avviene nei piani più alti. Una coltura idroponica, con la crescita assicurata dall’uso di acqua opportunamente arricchita di minerali. Poi, le verdure vengono portate nei piani più bassi e quando giungono a giusta maturazione sono trasportate a livello del terreno. La produttività è altissima: fino a 300 chili di raccolto per metro quadro. Un grattacielo serra di 25 piani può così assicurare una produzione sufficiente per 350.000 persone.
Oltre che nel paese scandinavo, questo particolare tipo di produzione sta muovendo i primi passi anche in Giappone, Singapore, Cina e Stati Uniti.
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